EL LOCO NEL MONDO

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Uno stile di vita

mercoledì 10 agosto 2011

in motocicletta attraverso le Alpi verso il Free weels

Tratto dall'articolo per Spirito Libero di Agosto-Settembre
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A volte per una avventura, un grande viaggio bastano pochi giorni, così qualche giorno fa osservando la mia motocicletta parcheggiata nel cortile di casa mia, e scoprendo che da li a pochi giorni si sarebbe svolto in Francia, nel paese di Courpiere, uno dei più grossi e importanti raduni di motociclisti: il “FreeWeels”. Decido subito di prendere la mai “bibbia” un vecchio libro Atlante con le mappe e strade d’Europa e così cercare il punto esatto del raduno, scoprendo che si trovava a circa 600 km da casa mia, alla fine di un bellissimo percorso tra le Alpi e le montagne francesi, decido subito che quella sarebbe stata la mia meta di questi 4 giorni di libertà.
Comincio a mettere voce in giro della mia partenza fino a quando un buon amico “Flavio Pignatta”, anche lui motociclista e appassionato Harley Davidson non decide di unirsi a me in questa breve ma intensa avventura. Prepariamo le motociclette con il minimo indispensabile, un ricambio, una tuta anti pioggia, il saccopelo per la notte e nient’altro, decidiamo di viaggiare leggeri, nello stile più libero possibile.
Ormai il sole ha superato lo Zenit da un paio d’ore, la giornata è di un cielo immensamente azzurro, siamo a cavallo delle nostre motociclette uno accanto all’altro, sentendoci incredibilmente padroni della strada e del mondo, i motori rombano, le marmitte scoppiettano nel classico rumore delle Harley Davidson, curva dopo curva stiamo avanzando lungo la strada che da Cuneo porta al colle della Maddalena nella valle Stura, che dalla parte francese, visto che si trova sul confine, prende il nome di “Col De Larche”. E’ un fantastico colle che si trova nelle Alpi occidentali e separa le alpi Marittime dalle Alpi Cozie e unisce la valle Stura situata nella regione Piemonte con la Val d’Ubaye in Francia. Superando il colle e costeggiando sulla sinistra il magnifico lago della Maddalena, fiancheggiando vicino alla sommità la stele in onore a fausto Coppi, che sulla salita del colle diede inizio alla famosa fuga che lo portò a vincere la tappa Cuneo-Pinerolo nel Giro del 1949, penso alle mie tante avventure come escursionista e alpinista tra le valli e cime circostanti, con questo pensiero in un batter di ciglia mi lascio alle spalle l’Italia trovandoci a percorrere ora le fantastiche Alpi in discesa verso Barcelonette bellissimo paesino e comune di 2.819 abitanti situato nel dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra situata al centro della valle dell’Ubaye dove ogni agosto si tiene una bellissima festa Mexicana con sfilate di maschere, in onore ai militari Mexicani che durante la prima guerra mondiale erano venuti in missione d’aiuto alla cittadina.
Flavio con la sua Fat boy del ’90 ora si trova in testa, fa da apri pista scivolando lungo la valle dell’Ubaye che prende il suo nome dall’anonimo fiume che sfocia a valle nel grande lago artificiale di Serre Poncon.E’ una valle di origine glaciale, la sua altezza va dai 771 m nel punto più basso del comune di Lauzet-Ubaye fino ai 2655 m della sorgente del fiume omonimo. Il suo monte più alto è lAiguille de Chambeyron con una altezza di 3412 m.
Dopo oltre 120 Km non stop ci fermiamo sulla strada per Gap sulla sponda del bellissimo lago, sulle nostre teste alcuni parapendii volano liberi, osserviamo l’orizzonte e con un sorriso riprendiamo la strada che colle dopo colle ci porta nel paesino di Die, ormai siamo a metà del nostro viaggio, è mezzanotte ci fermiamo in un pub sulla piazza centrale, si è appena concluso un concerto, chiedo alla barista se conosce un posto dove ci possiamo accampare per la notte, intanto alcuni locali osservano le nostre motociclette, lei mi chiede se abbiamo una tenda, -no non abbiamo tenda, viaggiamo leggeri,- mi indica che possiamo accamparci a circa 300 metri da li in un bel prato verde sulla sponda del fiume la Drome. Qualche minuto dopo eccoci a preparare il nostro primo campo per la notte, e chiusi nei nostri saccopelo accanto alle nostre motociclette affascinati dalla magia della natura osserviamo il cielo, limpido come mai, cosparso di milioni di stelle vicine e lontane, la via lattea perfettamente sopra di noi, fantastichiamo e coccolati dal rumore dell’acqua che scorre poco lontano da noi chiudiamo gli occhi aspettando il nuovo giorno.
Waooo!! È mattina lo scenario di fronte a noi si apre più magnifico di come lo abbiamo lasciato la notte prima, la luce rende il tutto più colorato, sul fiume un gruppo di ragazzi scende con i loro kayak, noi ci rinfreschiamo la faccia e riprendiamo il nostro viaggio.
Ancora montagne e colli, teniamo la direzione St.Etienne, Clermont-Ferrand, ormai abbiamo percorso circa 500 km quando iniziamo a incrociare gruppi di motociclisti che viaggiano sui loro chopper e Harley Davidson, alcuni vestiti di pelle e sulla schiena in buona vista i colori dei loro club motociclistici. Più ci avviciniamo alla meta più le strade si riempiono di motociclette, ogni bar e pub sui lati della strada è colmo di motociclisti di ogni paese e età, alcuni anziani, altri giovani altri ancora con bambini. Seguiamo lascia e il rombo dei motori ed eccoci entrare nel paesino di Courpiere, c’è una grande folla, il paese è chiuso alle autovetture e segnali ci indicano la via fino su un cucuzzolo dove tra le colline eccoci apparire il Free Weels, migliaia di motociclette parcheggiate ovunque, motociclisti che sfrecciano con i loro strani e personalizzati bolidi, alcune motociclette a tre ruote altre completamente artigianali.
Ci guardiamo negli occhi, siamo arrivati, in lontananza, il cielo si dipinge di grigio, non promette bene, decidiamo di acquistare una tenda e così prepariamo il nostro bivacco accanto ad altre tende, per lo più i nostri vicini sono di provenienza francese ma presto scopriamo che ci sono moltissimi motociclisti dalla Spagna, Italia, Danimarca, Norvegia, Svezia, Olanda, da tutta l’Europa e non solo, incrociamo qualche rappresentanza dei gruppi MC provenienti da paesi oltre oceano. La zona del raduno è immensa, tra le colline sorge un grandissimo palco che ospiterà molte bend musicali tra cui nella notte di Sabato il grande Joe Cocker. Il raduno “Free Weells” è organizzato da un famoso club motociclistico MC, gli Hels Angels, ovunque sul palco appaiono i colori degli organizzatori e i loro simboli. Ci sono motociclette in esposizione ovunque tra gli stand di oggettistica e ricambi. Passeggiando incontriamo alcuni amici e facciamo conoscenza con alcuni gruppi, ci sono tutti i ceti sociali, ogni età, ogni colore ma tutti uniti in una unica passione, quella delle due ruote. Per quanto si dica a volte di questi raduni, posso dire che il tutto si è svolto nel massimo dell’ordine, della pace, sicurezza e tranquillità. Sono stato molto stupito nel rispetto che c’è tra questa gente, e nella sensibilità del tenere tutto pulito e composto. Da quest’anno gli organizzatori hanno imposto agli stand dei bar di dare da bere in un unico bicchiere di plastica dura, che si acquistava per 1 Euro e che poi si doveva tener con se per tutti i 3 giorni del raduno, questo intelligentemente ha fatto si che non si vedevano per terra migliaia di bicchieri di plastica calpestati come si vede in molte feste, e quindi un consumo minore di plastica…complimenti per l’idea!
Purtroppo il sole e il bel tempo non ci ha sempre accompagnato, già dal terzo giorno pioggia e cielo grigio, ma questo non è bastato a fermarci e fermare i migliaia di motociclisti presenti che durante l’intero raduno si riversavano in tutti i paesini circostanti creando ovunque aria da festa. Bellissimo vedere famiglie e anziani locali fotografare, scherzare e ridere con questi enormi centauri ricoperti di tatuaggi raffiguranti teschi.
Il mattino della Domenica, nostro 4 giorno di viaggio, ci svegliamo sotto la pioggia, il cielo è grigio fino all’orizzonte, torniamo in tenda e dopo pochi minuti appena il cielo ha dato un po’ di riposo rieccoci preparare le nostre motociclette, attraverso strade infangate ci lasciamo alle spalle il “Free Weels” Flavio con la sua motocicletta è nuovamente in testa ma dopo qualche curva la mia HD Sportster 1200 lo supera, mi metto in testa, ricomincia a piovigginare fa freddo, ma mai quanto il tratto da Grenoble a Briancon e il colle del Monginevro. Questo tratto lo percorriamo mai oltre gli 80 Km orari, il freddo è sempre più forte, costeggiamo fiumi in piena, ci arrampichiamo su strade che affiancano alte falesie da un lato e grossi dirupi dall’altro, le nostre motociclette penetrano le basse nuvole ricolme d’acqua, ci vedo a mala pena, i miei occhiali si riempiono in continuazione di goccioline, ormai i miei piedi sono inzuppati, non sento più le dita.
Ogni tanto costeggiamo bellissime cascate che scendono con salti di decine di metri, superiamo strette gallerie scavate nella roccia, e tornante dopo tornante, col calare della notte arriviamo in cima al colle del Monginevro, tiriamo un sospiro di sollievo, ci sentiamo più vicini a casa, il grosso è fatto, ormai sono 4 ore che viaggiamo sotto la pioggia, che calcolate con le altre ore di viaggio da quando siamo partiti diventano 8 ore che stiamo viaggiando, solo più due ore di pioggia e saremo al caldo davanti a un buon piatto. Ora non ci resta che scendere, passiamo per Sestriere nella provincia di Torino, ancora una volta fermo a un distributore, un altro pieno e di nuovo acceleratore in mano.
Sestriere chiamato in dialetto piemontese El Sestrier e in lingua occitana Sestrieras è un comune di 884 abitanti situato a 2.035 metri sul livello del mare è il comune italiano posto sulla maggiore altitudine, fa parte della comunità montana Valle Susa e val Sangone. Si trova sul colle omonimo che mette in comunicazione la Valle Chisone e la valle di Susa , dominata a nordovest dal monte Fraiteve con i suoi 2701 m, a sudest dal monte Sises (2658m), dalla Punta Rognosa di Sestriere (3280 m) e dal monte Motta ( 2850 m). Le origini di Sestrier sono molto recenti, risalgono per regio decreto il 18 ottobre 1934 su terreni della frazione Sauze di Cesana. Sestriere è rinomata soprattutto per gli sport invernali, appuntamento fisso della Coppa del Mondo di sci alpino, e nel febbraio del 2006 è stata una delle sedi dei xx Giochi olimpici invernali per le quali ha ospitato le gare di sci alpino, inoltre nel ciclismo è stata più volte tappa d’arrivo del giro d’Italia e del Tour de France.
Ancora tornanti e, ci lasciamo alle spalle le bellissime Alpi attraversiamo la cittadina di Pienerolo, entriamo nella provincia di Cuneo, attraversiamo Saluzzo ed eccoci arrivare a Centallo dove terminiamo il nostro viaggio sul piazzale della Fraz. Boschetti dove c’è ad aspettarmi come mio ogni piccolo o grande viaggio mio padre con il suo sorriso come se avesse condiviso con me ogni emozione di questa nuova avventura.
Abbraccio Flavio, do un’ultima carezza alla mia motocicletta ed eccomi al calduccio a raccontare una nuova storia……

Sebastiano Ramello 10-08-2011

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