EL LOCO NEL MONDO

EL LOCO NEL MONDO
Uno stile di vita

lunedì 8 giugno 2009

Una famiglia..un viaggio in India iniziato molti anni fà...

Che cosa è El Loco Nel Mondo?
"El Loco Nel Mondo" nasce come un locale, music hall, nella provincia di Cuneo (Frazione Boschetti di Centallo) nel 1994 dove band musicali da tutta Europa si sono esibite portando la loro musica e arte, per poi trasformarsi nel 2001 anche in una piccola "Casa Famiglia" creata dalla mia Family (Papà,mamma e sorellina) nella bella cittadina di Pushkar nel Rajastan India, dove si cerca di dare un tetto e un po' di dignità a persone meno fortunate (La "Casa Famiglia" è interamente autogestita e finanziata da noi stessi). El Loco Nel Mondo oltre a creare ed essere una struttura è anche un modo di essere un modo di viaggiare e ormai da tempo è diventato il mio modo di propormi lungo le tante vie che percorrono questo nostro fantastico mondo e Pianeta.

"Casa Famiglia El Loco Nel Mondo": Nasce dall'incontro di mia sorella Francesca alla fine degli anni '90 con un bambino di circa 8 anni di nome Shanoj, oggi nostro fratellino indiano. Un giovane orfano di padre che viveva tra bastonate e calci allombra della graziosa cittadina sacra di Pushkar, in una misera tendopoli ai margini del deserto del Thar insieme a un centinaio di altri zingari di etnia Rom, intoccabili e povera gente mai nata e mai morta in quanto ancora molti di loro sono completamente privi di documenti e quindi lontani da ogni sussistenza da parte del governo indiano (In quanto solo dimostrando di esistere si può ottenere una minima sussistenza, come un pugno di riso al giorno).
Come molti altri bambini e vagabondi di strada anche Shanoj si è avvicinato a mia sorella porgendo la sua piccola mano con le unghie sporche di terra e il moccio al naso chiedendo qualche Rupia (moneta indiana), ma i suoi occhi timidi ma pieni di luce hanno attirato l'attenzione di Francesca che avvicinatasi gli domanda di quanto aveva bisogno e per cosa. Lui risponde che gli servivano 100 Rs (circa 1,80 Euro) e che aveva una interessante idea di investimento; comprare una bilancia per pesare la semenza e cosi' iniziare una attività. Francesa compiaciuta di questa idea gli porge le 100 Rs dicendogli che l'anno dopo sarebbe ritornata a Pushkar e che lui avrebbe dovuto renderli il prestito, e cosi' è stato, l'anno dopo tornata a Pushkar Shanoj paga il suo debito ringraziando in quanto per merito della piccola bilancia è riuscito a fare soppravvivera la sua famiglia in questo ultimo anno. Prima che Francesca ripartisse e cosi' lasciasse Pushkar per poi ritornare ancora l'anno sucessivo, Shanoj chiede sempre timidamente ma questa volta con gli occhi pieni di ansia e paura altre 100 Rs che mia sorella allunga senza domande. L'anno sucessivo ritornati a Pushkar questa volta insieme Francesca mia madre ed io, Shanoj rende nuovamente le Rupie e finalmente abbiamo il permesso di entrare nella tendopoli, dove in una notte piena di stelle ci ospiteranno tra la polvere e la terra circondata da immondizie e luride tende in un banchetto formato da pezzetti di carne in una brodaglia liquida e un po' di latte. Mentre noi
mangiavamo e rosicchiavamo le povere ossa nell'oscurità, l'intera comunità privata dell'a loro cena ci stava in torno ad osservarci e sorridere per il piacere della ospitalità donataci. Ci sono voluti 3 anni per ottenere la fiducia della comunità e del villaggio, le madri da subito erano diffidenti, con il pensiero che eravamo venuti a prendere i loro bambini.
Quella notte abbiamo cosi' deciso di impegnarci e tentare di fare qualche cosa per quella gentile e povera fanmiglia. Cosi ancora l'anno sucessivo questa volta mia madre e mio padre sono tornati a Pushkar dove hanno trovato 3 piccole stanze con una graziosa aia, che hanno ridipinto e risistemato riorganizzandola di stoviglie e mobiglie di prima necessità e cosi preparata per ospitare Shanoj e la sua famiglia composta dalla mamma, 5 sorelle e il fratello con la moglie. E' stata una grande festa il giorno del traslocco dalla tendopoli a una casa vera, l'intera comunità di disperati era intorno alla famiglia con gli occhi impregnati di un sogno che si avverava.
Dopo la casa il problema è stato trovare da prima una forma di sussistenza e cosi' mio padre e mia madre a dorso di cammello hanno raggiunto una fattoria tra le montagne del deserto del Thar dove hanno contrattato e comprato due capre femmine che presto ghanno poi partorito un bel capretto maschio e ora a distanza di 8 anni hanno formato un bel gregge che da da vivere a una decina di persone. Dopo le capre il problema era trovare un dottore che si occupasse di loro e qui ci siamo appoggiati a un medico locale che purtroppo ingenuamente abbiamo pagato un anno in anticipo credendo nel suo giuramento di Ipocrate....In realtà il dottore non solo nell'anno sucessivo non si è preso cura di loro ma un giorno dopo che la madre di Shanoj ha comiciato a stare male e tossire continuamente, ha dianiosticato una tubercolosi, immediatamente tutta la famiglia è andata in crisi e nuovamente un'obra scura gli ha avvolti di paura, una paura giustificata dalla morte del Padre già avvenuta alcuni anni prima di tubercolosi. Cosi' la mia famiglia riunita ha deciso di iniziare a sostenere le costose cure prescritte dal medico e dopo un continuato disperato andare e vieni da un ospedale e l'altro un giorno dopo essere rientrati a Pushkar dopo essere stati nell'ospedale di Jaipur per delle radiografie al torace anche queste dianiosticate dal medico radiologo dell'ospedale come tubercolosi, mia madre incontra due giovani e gentili medici italiani in vacanza, e cosi' dopo avergli raccontato il fatto, loro curiosi prendono in mano i referti e dopo averli letti attentamente con un sorriso rispondono che la malattia della mamma di Shanoj non era niente altro che un inizio di bronchite e che sicuramente eravamo stati ingannati dai medici poco professionisti ma tanto ingordi di denaro facile.
Intanto decidiamo anche di trovare il modo di fare ottenere a Shanoj un documento di identità (il passaporto) in modo da dargli una nascita...Anche qui mia madre e mio padre lavorano per un paio d'anni per fare ottenere al piccolo ormai cresciuto bambino di strada questo documento che sembrava mai arrivare, sempre con la paura delle ritorsioni delle caste più alte. Ricordo ancora il giorno in cui mia madre dall'India ci telefona e ci racconta come Shanoj dopo aver pigiato il suo pollice in un spugna imbevuta di inchiostro e poi pressato sui doicumenti del passaporto, rivolto verso mia madre con una lacrimuccia di emozione sul viso ha detto - Oggi sono nato-.
Sono passati ormai diversi anni dal nostro primo incontro con questa gente, ormai Shanoj è diventato grande e non solo, nel 2007 si è sposato con una bella ragazza che ora anche lei fa parte della nostra grande Family e nel 2008 hanno avuto un bellissimo bambino di nome Laky, in onore quanto dice Shanoj della fortuna che hanno avuto.
E dopo tutti questi anni un giorno a Delhi mentre parte della mia famiglia era riunita in una guest house nel centro della città insieme a Shanoj venuto con noi per una breve vacanza nella metropoli, Shanoj inizia a ricordare e raccontarci che prima di vivere come un randagio insieme a sua madre e alle sue sorelle e fratello tra l'immondizia della tendopoli, vivevano insieme al padre un bellissimo uomo dai bellissimi lubnghi baffi e occhi penetranti alla rajastana, in un umile appartamento a Delhi. Ma un giorno la sorella maggiore mentre era alla stazione ad aspettare un treno è scivolata tra i binari ed è rimasta schiacciata dal treno in arrivo. Il padre in una folle corsa è riuscito a portarla all'ospedale di Delhi dove il dottore per intervenire gli ha domandato una grande somma di denaro che la famiglia non possedeva, cosi' che fare? il padre sempre con il cuore in gola non sapendo a chi rivolgersi si è rivolto alla mafia locale agli strozzini impegnando il suo piccolo alloggio e cosi' tornando all'ospedale a pagare per l'intervento alla figlia, ma purtroppo l'intervento iniziò in ritardo, la figlia mori', il dottore si intascò il denaro e loro si trovarono per la strada braccati dagli strozzini e cosi decisoro di partire per Pushkar e vivere con gli scarti della società, ma il padre dopo poco cominciò a sempre più a strae male sia per la morte della figlia che per la situazione creata finchè il flagello della tubercolosi lo ha colpito e portato alla morte. Dopo questo racconto Shanoj ci guarda ci sorride e ci dice che l'incontro con noi è avvenuto solamente un anno dopo dalla morte del padre ed è sicuro che il nostro incontro non è avvenuto per caso ma che è il padre a mandarci....ricordando queste parole mi vengono ancora i brividi alla pelle...
Poi Shanoj continia e ci svela a cosa erano serviti le 100 Rs imprestatogli la seconda volta, ci dice che in quei giorni non sapeva più dove rivolgersi e dove sbattere la testa, la madre stava molto molto male e servivono immediati medicinali, e con quelle 100 Rs era cosi' riuscito a comprare le medicine alla madre e salvargli la vita. Incredibile cosa si può fare con 1,80 Euro...
Oggi la piccola "Casa Famiglia" batezzata da noi El Loco Nel Mondo continua a dare da vivere a Shanoj alla sua nuova famiglia, alla mamma con le figlie, al fratello con la moglie e i suoi figli, oggi ci sono già i nipoti che scorrazzano nell'aia, rincorrendo le piccole caprette che ogni anno nascono e continuano a dare il latte necessario alla sopravvivenza della famiglia.
Abbiamo anche tentato di responsabilizzarli in una auto gestione e facendo si che una piccola parte dell'investimento iniziale al posto di esserci reso sia andato a finaziare un piccolo progetto di un altro bambino amico di Shanoj, con l'aquisto di un ciclorischò, ai tempi il primo ciclorishiò a Pushkar e cosi' creare un lavoro e una volta resi i soldi da parte del nuovo Risciò Waklla queste poche miliaia di rupie gli sono state rese dicendo di donarle a qualche d'uno d'altro che aveva una buona idea di investimento....

Nessun commento:

Posta un commento