EL LOCO NEL MONDO

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Uno stile di vita

giovedì 16 dicembre 2010

PIEMONTE IN NAPA VALLEY CALIFORNIA

Tratto dall'articolo Dicembre 2010 "Spirito Libero"
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Sono appena rientrato da un interessante, emozionante viaggio attraverso il Nord America all’insegna del buon cibo e del buon vino della mia regione la Regione Piemonte, con sbarco a Miami in USA, terra ispanica, dove il buon Barbaresco DOCG e il Roero Arneis DOCG sotto il sole cuocente dei tropici del Nord America ne hanno fatto da padrone reclamando un grande successo sia tra i buon gustai dei ristoranti di alta categoria, sia tra la gente comune delle passeggiate lungo mare.
Questo viaggio di promozione del made in Piedmont oltre la bella Florida mi ha visto nella capitale della ristorazione italiana in USA, New York per poi, dopo aver dato anche io un morso alla grande mela, attraversare la frontiera e raggiungere il Manitoba, Winnipeg dove ho scoperto che uno dei vini più apprezzati è sicuramente il Barolo DOCG, per poi continuare l’avventura del buon nettare in Ontario e Quebec, attraverso due delle città canadesi, Toronto e Montreal, dove il prodotto italiano è il più apprezzato e sicuramente anche più consumato.
Il momento, o meglio il luogo più emozionante di questo tour americano all’insegna dell’enogastronomia piemontese è stato sicuramente partecipare, grazie all’impegno dell’assessorato all’agricoltura della Regione Piemonte e dell’ufficio IMA, agli straordinari Santé Awards in Napa Valley California, come rappresentante della Regione Piemonte con il compito, tra le migliori vigne d’America, di promuovere il nuovo simbolo identificativo del prodotto di qualità piemontese “Piemonte wine-food made in North West italy” e i suoi prodotti d’eccellenza d’alta qualità, che ne hanno fatto da sponsor ufficiale. Questi Awards organizzati dalla rivista USA wine-food d’alta qualità Santé, della durata di 4 giorni,hanno radunato i migliori chef, ristoratori, e sommelier del Nord America, in un unico luogo dove potersi scambiare idee e degustare nuovi prodotti enogastronomici e in fine l’ultimo giorno, durante la cena di gala, totalmente a base di cucina piemontese, ricevere le premiazioni e gratificazioni dalla rivista, che tutto l’anno gli segue nel loro lavoro artistico culinario. Quando si parla chef e sommelier si parla anche di coloro che si preoccupano degli acquisti e della scelta del menu e lista dei vini, facendo sì che non sono mancati anche rappresentanti di alcune delle più importanti società di importazione e distribuzione degli USA sia per quello che riguarda il vino che i prodotti alimentari.
E’ stata una soddisfazione e grande emozione stappare e degustare con questi grandi protagonisti della ristorazione, vini come il Nebbiolo, Barolo, Barbera,Roero, Dolcetto, Gavi e molti altri abbinati a piatti tipicamente piemontesi come i tajerin all’uovo, formaggi tipici quali Castelmagno, Toma, Bra, Raschera e il tartufo bianco, simbolo della cittadina di Alba. Soprattutto è stato bello vedere i visi gioiosi degli chef americani nell’ascoltare sorpresi le storie di tradizioni antiche di 1000 anni, provenienti dalle miei valli, come la produzione del Castelmagno, formaggio risalente al tredicesimo secolo, anche se si narra che fu iniziata la prima produzione alcuni secoli prima, in quelli che oggi sono i comuni di Castelmagno, Pradleves, e Monterosso Grana in provincia di Cuneo.
In un territorio come la Napa Valley ricca di vitigni risalenti, a non più di 100, 150 anni, è stato per i presenti un momento eccezionale sorseggiare vini rossi come il Barbera d’Asti, provenienti da aziende vinicole antiche di centinaia e centinaia di anni, nate insieme alle mura di castelli, agli inizi dell’anno mille come, il Castello di Gabiano della famiglia Cattaneo o il castello di Tessarolo della famiglia Spinola.
Per il mondo americano è affascinante scoprire che la maggior parte delle attività agricole e tradizioni dei nostri luoghi legate ad esse, sono più antiche del loro Nuovo Mondo, e proprio questa nostra antica storia ci rende unici davanti ai loro occhi, per questo motivo di unicità, non dobbiamo mai dimenticare le nostre tradizioni, in quanto sono il nostro vero potere e valore che ci rende italiani.
In questi giorni di incontri ho avuto anche l’occasione di conoscere più affondo questa bellissima valle che gode di un clima di tipo mediterraneo situata nelle vicinanze di san Francisco, Oakland e Sacramento, circondata da colline ricoperte di fiori selvatici in primavera, e foglie gialle, rosse, arancioni in autunno, che ospitano decine di sorgenti termali dai presunti poteri curativi, e percorsi da percorrere a piedi o in bicicletta che attraversano piccoli e medi villaggi dove cantine e ristoranti, molti anche italiani ne fanno da padroni. Il 60% delle aziende vinicole della California si trovano proprio in questa zona tra Napa cittadina capitale della vallata e Sonoma Valley altro prestigioso territorio della buon nettare degli dei. I vini di questi territori non hanno avuto un gran apprezzamento fino al 1976, inoltre non esistono vitigni autoctoni, ma i più importati dall’Italia o Francia. Tra i bianchi tipici si trovano il Fumé Blanc, il Riesling, il Gewurztraminer, lo Chenin Blance e il California Chardonnay, tra i rossi i più comuni, Pinot Noir, il Merlot e il Beaujolais, il Cabernet Sauvignon e il pepato Zinfandel, da non dimenticare il Porto (rosso e bianco) e il dolce Muscat. Proprio questa tipicità e atmosfera rende questi luoghi, sia la Napa Valley che la Sonoma Valley una delle zone in assoluto più piacevoli da vivere negli interi Stati Uniti d’America. E una di queste è sicuramente il villaggio di Calistoga con le sue prelibatezze gastronomiche e la sua acqua, o Santa Rosa il principale centro urbano della Wine Country che vanta un bel giardino botanico e diversi centri per le arti dello spettacolo non che il Charles M Schulz Museum che rende omaggio all’autore di fumetti che visse a lungo in questa cittadina e alle sue famose opere: Snoopy, Lucy, Linus, Schroder, La Grande Zucca e ovviamente lo sfortunato Charlie Brown. Da non dimenticare il villaggio di Younville dove quest’anno si sono tenuti i celebri Santé Awards, uno dei più grandi centri turistici e urbani della Valle che si rivolge a un visitatore di classe medio alta con il gusto delle cose fantastiche. Tra i suoi ristoranti più rinomati sicuramente il French Laundry un eccellente locale valutato come uno dei più rinomati della West Coast dove è quasi impossibile perfino prenotare. Lungo le strade o meglio la strada che taglia in due il villaggio si vedono a ogni angolo parcheggiate lunghe limousine bianche e nere con autisti al volante, e vetri oscurati dove all’interno, coppie e amici sorseggiano bottiglie di vini pregiati.
Proprio con una di queste, come le chiamo io bassethound a 4 ruote (limousine) è stato il mio arrivo agli Santé Awards insieme alla CRN, radio nazionale che ha seguito l’intera presentazione dei prodotti piemontesi e che mi ha ospitato in tutte le sue puntate come testimonial del buon vino di Langa, Roero e Monferrato in una discussione amichevole sui prodotti italiani di qualità in USA, lasciandoci con la promessa di una grande sfida….mettere insieme i grandi territori del vino del Nord America quali Napa Valley e Sonoma Valley con i grandi territory del vino del Piemonte North West Italy.
Per chi volesse saperne di più www.nwitaly.com
Buon viaggio, buona bevuta e buona mangiata a tutti

Sebastiano Ramello
18-11-2010

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